Dietro l’angolo osservavi
Dietro l’angolo osservavi
le tue ossessioni infrangersi.
Nel camino sedevano gli uomini,
pareva un quadro dell’Ottocento,
la pipa fra le labbra e sulla tavola ancora
resti di un fagiano, due bietole
le croste tonde e porpora del vino.
Si allontanava lento il vento,
lo percepivi mormorare sempre più mesto
e lui che nella nebbia ti indicava
il cane, il breve rallentare del mulino,
il girano che si ricomponeva.
Era una calma placida, sovrana
piena di lezzi di cucina e risa.
Nessuno che osservasse la natura
così affascinante ai nostri occhi
perché quegli uomini fatti di verdura,
un Arcimboldo in giacca cacciatora,
erano parti di mollica, d’uno sparo
dell’albero ingobbito nell’inverno
del pelo soffice dei cani, del sole, del freddo
di ogni particella d’una spiga …
Dietro l’angolo osservavi
le tue ossessioni infrangersi.
Claudio Recalcati